FAQ
Cosa succede se non verso il saldo prezzo?
Se non viene versato il saldo prezzo la principale conseguenza per l’aggiudicatario è la perdita immediata e totale della cauzione versata, solitamente pari al 10% della somma offerta. Successivamente l’immobile sarà nuovamente messo all’asta
Posso offrire meno del prezzo base previsto nell’avviso di vendita?
Si, è ammessa una riduzione del prezzo base d’asta fino al 25% dell’importo stabilito dal giudice.
Posso partecipare all’asta per l’immobile di un mio familiare?
Si, i parenti stretti del debitore possono partecipare all’asta, però a patto di agire nel proprio interesse e non in quello del debitore.
A chi devo intestare il bonifico per la cauzione?
Nell’avviso di vendita è solitamente indicato a chi è intestato il conto corrente, l’IBAN e la causale, dunque sarà necessario leggere attentamente tale documento.
Può accadere che un terzo, ad esempio un parente, versi la cauzione al posto dell’offerente?
La legge non prevede nulla in merito, per cui anche se la cauzione viene versata da un terzo sarà comunque valida, purché essa non provenga dal debitore al quale è vietato partecipare all’asta.
Entro quanto tempo devo versare il saldo prezzo?
Il saldo prezzo è tipicamente previsto entro 120 giorni dall’aggiudicazione.
Posso chiedere la proroga del termine per il versamento del saldo prezzo?
Il termine per il versamento del saldo prezzo è perentorio e pertanto non può essere prorogato in nessun caso.
Posso chiedere un mutuo alla banca per saldare il prezzo?
Si, senza particolari vincoli, purché venga accettato dall’istituto finanziario.
Cosa serve per partecipare ad un asta telematica?
Per partecipare ad un’asta telematica è necessario:
* Registrarsi: è fondamentale in primis registrarsi al portale www.astetelematiche.it, fornendo le informazioni ed i dati personali richiesti ed accettando termini e condizioni;
* Depositare la cauzione: è previsto il versamento di un deposito cauzionale tipicamente pari al 10% del prezzo offerto;
* Dotarsi di PEC e di firma digitale;
* Presentare l’offerta: è necessario compilare l’offerta telematica e presentarla al Ministero. A tal proposito è doveroso sottolineare che si tratta di offerte irrevocabili, dunque una volta effettuata non potrà essere ritirata dal proponente.
Successivamente sarà necessario partecipare all’asta nelle tempistiche previste ed espletare le operazioni necessarie sia in caso di aggiudicazione dell’immobile sia in caso di mancata aggiudicazione dello stesso.
Chi paga gli oneri condominiali di una casa all’asta?
Gli oneri condominiali di una casa all’asta sono di solito a carico del nuovo acquirente, a meno che non vi siano specifiche disposizioni legali o accordi contrattuali diversi.
Posso essere chiamato al pagamento degli oneri condominiali pregressi?
Chi subentra nei diritti di un condomino è obbligato solidalmente con questo al pagamento dei contributi relativi all’anno in corso e a quello precedente e quindi il nuovo proprietario può essere chiamato a rispondere di tali oneri. A tal proposito è consigliabile leggere attentamente quanto indicato in perizia.
Cosa succede se non ci sono offerte ad un’asta?
Nel caso di “asta deserta”, ovvero quando non ci sono offerte valide per l’aggiudicazione dell’immobile, il giudice è tenuto a metterlo nuovamente all’asta abbassandone però il prezzo del 25%. La legge stabilisce comunque un tetto massimo di tentativi di vendita di una casa all’asta, il quale è pari a quattro.
Si può presentare un’offerta senza il versamento dell’imposta di bollo da 16 euro?
Il mancato versamento dell’imposta di bollo non incide sulla validità dell’offerta restando fermo il fatto che l’Agenzia dell’Entrate richiederà successivamente il versamento di tale imposta.
Cosa succede se riscontro problemi tecnici e non riesco ad accedere all’asta telematica?
In caso di mancata connessione o eventuali problemi tecnici da parte dell’offerente la gara telematica verrà comunque svolta, quindi in caso egli sia l’unico offerente sarà disposta l’aggiudicazione in suo favore anche senza che abbia partecipato all’asta.
Cosa succede se il giorno dell’asta non viene riscontrato l’accredito della cauzione?
In tal caso l’offerta sarà considerata inammissibile e pertanto scartata.
Posso revocare un’offerta che ho presentato?
Le offerte presentate all’asta sono irrevocabili e pertanto non è possibile annullarle o modificarle una volta presentate.
Uno straniero può comprare un immobile all’asta in Italia?
Tutti gli stranieri cittadini dell’UE possono partecipare all’asta, anche a distanza, senza particolari formalità, fornendo tutti i documenti necessari.
Quanto è necessario aspettare per la consegna delle chiavi una volta aggiudicato l’immobile all’asta?
Le tempistiche per la consegna delle chiavi una volta aggiudicato l’immobile all’asta non sono determinabili a priori in maniera precisa, in quanto sono dipendenti da una serie di fattori tra cui ad esempio l’eventuale necessità di liberare l’immobile da occupanti senza titolo. Si consiglia in ogni caso, al fine di velocizzare il suddetto processo, di versare il prima possibile il saldo prezzo, in quanto solo dopo tale pagamento il giudice potrà dare avvio all’iter di consegna delle chiavi tramite l’emissione del decreto di trasferimento.
Cosa succede se il debitore o altro occupante senza titolo ha danneggiato l’immobile che un acquirente si è aggiudicato all’asta?
Se il debitore o altro soggetto occupante l’abitazione senza titolo ha danneggiato l’abitazione o portato via pertinenze incluse nella perizia, l’aggiudicatario può adire per vie legali, anche se potrebbe non venirgli riconosciuto il risarcimento per tutte le tipologie di danni riscontrati.
In caso di non aggiudicazione dell’immobile la cauzione versata viene restituita?
Si, in caso di mancata aggiudicazione dell’immobile la cauzione verrà restituita sullo stesso conto usato per il versamento.
Dopo quanto posso rivendere una casa acquistata all’asta?
Se si acquista un immobile usufruendo dell’agevolazione prima casa allora è previsto un vincolo di 5 anni per quanto concerne la rivendita dello stesso. Se invece non si usufruisce della suddetta facilitazione allora non sono previsti vincoli.
Quanto viene tassata la plusvalenza sulla cessione di immobili?
La plusvalenza immobiliare può essere tassata, in base alla scelta del contribuente, o con un’imposta sostitutiva pari al 26% oppure in dichiarazione dei redditi con tassazione IRPEF usufruendo della possibilità di sfruttare oneri detraibili e deducibili.