Vorresti acquistare una casa all’asta e spesso hai sentito parlare di decreto di trasferimento? Vuoi sapere di cosa si tratta e che cosa determina? Allora questo è l’articolo che fa per te.
Indice
- Cos’è il decreto di trasferimento?
- Contenuto del decreto di trasferimento
- Tempi di emissione
- Cosa succede dopo la sua emissione?
Cos’è il decreto di trasferimento?
Il decreto di trasferimento è il documento finale del processo di asta. Si tratta di un atto pubblico emesso dal Giudice dell’esecuzione attraverso cui si cancellano pignoramenti e ipoteche gravanti sull’immobile prima dell’aggiudicazione all’asta. Questo documento determina il passaggio di proprietà dell’immobile, infatti solo dopo l’emissione di questo atto l’aggiudicatario può considerarsi il nuovo proprietario dell’immobile. Per poter emettere il decreto è però necessario che l’aggiudicatario versi l’intera somma del prezzo di aggiudicazione entro i termini.
Tramite il decreto l’aggiudicatario sarà proprietario di un immobile privo di qualsiasi gravame poiché i creditori del precedente proprietario saranno rimborsati con il ricavato della vendita e non potranno pretendere niente dal nuovo proprietario.
Contenuto del decreto di trasferimento
Il decreto di trasferimento dovrà essere valido e a tal proposito dovrà avere un determinato contenuto:
- I dati identificativi dell’aggiudicatario e del debitore (nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale)
- Indicazione dell’immobile di cui viene trasferita la proprietà indicando gli estremi catastali che lo identificano e la descrizione
- Ordine del giudice vero il conservatore dei pubblici registri di cancellare le trascrizioni dei pignoramenti e le iscrizioni ipotecarie precedenti
- Ordine di rendere pubblico il trasferimento dell’immobile a nome dell’aggiudicatario.
Tempi di emissione
Non c’è una legge che determina con esattezza le tempistiche di emissione di questo atto, i tempi infatti variano da tribunale a tribunale in base al carico di lavoro della Cancelleria e dei giudici. I tempi medi vanno comunque dalle due settimane ai tre mesi.
Entro 60 giorni dal deposito la Cancelleria dovrà inviare due copie autenticate all’Agenzia delle entrate.
Una volta che il decreto è stato emesso l’aggiudicatario dovrà andare in Conservatoria per quantificare le imposte da versare tramite modello F23.
Nel caso in cui ci siano dei ritardi si può sollecitare il delegato alla vendita che ha gestito l’asta. Se nonostante il sollecito, il decreto di trasferimento continua a tardare senza giustificazione allora potrai agire per via legale.
Dopo che il decreto è stato depositato in cancelleria il debitore può proporre opposizione nei modi e tempi previsti dalla legge ovvero entro 20 giorni dalla data in cui viene comunicato il deposito del decreto.
Cosa succede dopo la sua emissione?
Dopo che il decreto di trasferimento è stato emesso, il debitore che occupa la casa dovrà lasciare l’immobile. Il Giudice compilerà l’ingiunzione a lasciare l’immobile, documento attraverso cui viene comunicato al debitore il giorno e l’orario in cui dovrà consegnare la casa al custode giudiziario.
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