Quando una casa viene messa all’asta gli esiti possono essere due: aggiudicazione o asta immobiliare deserta. Ma cosa succede se un’asta va deserta? Guardiamo insieme le conseguenze e quante volte un’asta può andare deserta.
Indice
- Cos’è l’asta deserta?
- Cosa succede se l’asta va deserta?
- Conseguenze asta deserta dopo 3 tentativi
- Cosa rischia il debitore?
Cos’è l’asta immobiliare deserta?
Come abbiamo già detto tra le conseguenze di un’asta può essere che questa vada deserta, ma cosa significa?
L’asta va deserta quando alla data dell’udienza non ci sono offerte per l’immobile. In questo caso l’immobile in oggetto viene messo nuovamente all’asta dopo alcuni mesi ma non al medesimo prezzo precedente bensì ribassato (solitamente la riduzione è del 25%). La riduzione viene attuata per rendere più “appetibile” l’immobile poiché più si abbassa il prezzo e più dovrebbero esserci offerenti.
Cosa succede se l’asta va deserta?
Se l’asta va deserta, come abbiamo già anticipato, ci possono essere diverse conseguenze:
- Ripetizione asta: il giudice può decidere di fissare una seconda data. In questa occasione il prezzo potrebbe essere ridotto o possono essere apportate modifiche che stimolino l’interesse degli offerenti.
- Revisione prezzo base: il tribunale potrebbe decidere di ridurre il prezzo base dei beni all’asta per rendere più attraente l’acquisto
- Negoziazione diretta: dopo che un’asta è andata deserta potrebbe succedere che il creditore o il tribunale diano la possibilità di trattativa diretta con i potenziali acquirenti interessati portando ad una vendita privata dell’immobile.
- Altro corso legale: l’asta deserta potrebbe comportare una revisione delle procedure legali o una valutazione delle motivazioni per l’insuccesso dell’asta.
Il processo, però, nella maggior parte dei casi dovrebbe essere il seguente: se la prima asta finisce deserta il giudice fisserà una seconda data con una diminuzione di prezzo del 25%. Se anche la seconda asta va deserta il giudice fissa una nuova data con un ulteriore riduzione del 25% e così via. In realtà il limite è fissato a tre tentativi.
Conseguenze asta immobiliare deserta dopo 3 tentativi
Nel 2016 il Governo Italiano ha introdotto una riforma che prevede un limite di tre tentativi d’asta per i beni mobili. Nonostante questa riforma non riguardi i beni immobili, in realtà si è diffusa un’idea sbagliata per cui i 3 tentativi si applicherebbero anche agli immobili. Questo vorrebbe dire che dopo tre tentativi la casa tornerebbe al debitore, ma in realtà non è così perché non ci sono leggi che stabiliscano limiti massimi di aste per gli immobili. Sta di fatto che in alcune situazioni il giudice potrebbe decidere di non procedere con un’ulteriore asta e chiudere la procedura; ad esempio quando il prezzo dell’immobile ha subito diverse svalutazioni. A questo punto l’immobile tornerà al debitore esecutato, ma è raro che ciò succeda.
Cosa rischia il debitore?
Essendoci la possibilità che l’asta vada deserta e che quindi l’immobile venga di volta in volta svalutato, il debitore rischia di veder venduto il proprio immobile ad un prezzo inferiore a quello di mercato riducendo le possibilità di soddisfare i debiti tramite la vendita. In poche parole il debitore potrebbe essere ancora indebitato anche dopo la vendita.
Nel caso in cui, invece, il giudice decida di chiudere la procedura, il debitore avrebbe ancora il problema del debito e i creditori potrebbero richiedere una nuova procedura di pignoramento attaccando anche altri beni di proprietà del debitore.
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