Cosa significa fare opposizione all’asta giudiziaria? Ci devono essere dei validi motivi alla base, quali sono? Se sei il proprietario e la tua casa è stata pignorata puoi fare opposizione all’asta giudiziaria di riferimento ma ci sono dei tempi entro il quale potrai agire. Analizziamo insieme non solo le tempistiche ma anche i motivi e la procedura da eseguire per presentare opposizione.
Indice
- Motivi per presentare opposizione all’asta giudiziaria
- Tempistiche per presentare opposizione
- Presentazione e conseguenze opposizione all’asta giudiziaria
Motivi per presentare opposizione all’asta giudiziaria
Le motivazioni alla base di una presentazione di opposizione all’asta giudiziaria devono essere solide gravi ed evidenti, altrimenti la richiesta del debitore difficilmente verrà accettata. Tra i motivi validi possiamo trovare la notifica della cartella esattoriale che è stata iscritta a ruolo ma non notificata al destinatario oppure il diritto del creditore che è andato in prescrizione o lo scambio di persona, cioè l’esecuzione ha preso di mira un altro debitore. Tale richiesta può essere effettuata anche nel caso in cui l’immobile all’asta rischia una svalutazione eccessiva. L’’opposizione può essere presentata anche nei confronti degli atti esecutivi e del decreto di trasferimento. Ma vediamo più nel dettaglio alcune motivazioni.
Credito illegittimo per tassi usurari del mutuo
Tra le motivazioni può accadere che il debitore abbia dovuto pagare dei tassi usurari sul mutuo fondiario. In questo caso è consigliabile verificare la presenza di tali interessi tramite la perizia redatta da un esperto contabile e allegarla alla richiesta di opposizione. In questa situazione se il debitore dalla perizia si accorge che la soglia di usura è stata superata in modo notevole, egli potrà anche denunciare il creditore.
Esecuzione non fondata su valido atto esecutivo
Tra le motivazioni valide ritroviamo anche l’opposizione verso gli atti esecutivi che non sono validi. Questo ha l’obiettivo di contestare forma e irregolarità dell’esecuzione ma deve essere proposta entro 20 giorni dalla data di notifica del titolo esecutivo. Questa opposizione può essere effettuata dal debitore, terzo proprietario dell’immobile esecutato, dal destinatario dell’atto esecutivo o dal creditore se danneggiato.
L’immobile è considerato prima casa
La normativa prevede il divieto di espropriazione di una casa se si tratta dell’unico immobile del debitore adibito ad uso abitativo in cui egli ha stabilito la sua residenza anagrafica, a meno che non si tratti di abitazione di lusso. L’opposizione potrà essere presentata solo se:
- Il pignoramento è stato avviato o proseguito dall’Agenzia delle Entrate
- Il debitore ha stabilito la propria residenza anagrafica nell’immobile oggetto di pignoramento
- L’immobile non rientra nelle categorie di lusso
- Il debitore non possiede altri immobili.
Tempistiche per presentare opposizione all’asta giudiziaria
La Corte di Cassazione stabilisce che il debitore può presentare opposizione entro 20 giorni dal momento in cui viene a conoscenza dell’esecuzione a patto che sia prima della vendita. L’opposizione deve avvenire prima della vendita poiché il legislatore ha voluto tutelare anche la posizione dell’aggiudicatario che ha acquistato l’immobile regolarmente.
Presentazione e conseguenze opposizione all’asta giudiziaria
Per poter presentare opposizione all’asta giudiziaria è necessario deporre in tribunale un atto di citazione se la contestazione avviene durante il pignoramento o presentare un ricorso se la procedura di esecuzione è già iniziata.
A questo punto, una volta eseguito questo adempimento dovrai aspettare la decisione del giudice esecutivo. Se la vendita non si è ancora conclusa il giudice può decidere di sospendere l’asta restituendo le caparre versate dai partecipanti, se invece l’asta si è già conclusa con l’aggiudicazione il giudice potrebbe decidere di annullarla e restituire la somma versata con il saldo prezzo.
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